mercoledì 18 dicembre 2013

LA LUNA




LA LUNA
La luna è una favola che racchiude in un minuto e mezzo l’importanza della crescita, e al tempo stesso l’essenzialità di continuare a meravigliarsi, il tutto narrato come fosse una fiaba: con una piccola grande morale, e un immenso incanto. I protagonisti, oltre ovviamente alla luna, sono tre: un nonno, un papà e un nipote, ma la storia si concentra su quest’ultimo.
Il piccolo viene portato in mezzo al mare, e già si intuisce che avverrà qualcosa di magico. Di lì a breve infatti sorge enorme dalle acque la luna, fino a rimanere in cielo. Al bambino viene consegnata una scoppola, quasi un rito di iniziazione alla vita adulta, un oggetto che determina chi è grande da chi non lo è, una tradizione che si presuppone antica e importante.
Avvengono però i primi bisticci tra il nonno e il papà, perché il primo vorrebbe che il nipote lo calzi in un modo, mentre il secondo in un altro ancora. Alla fine il nipote troverà, com’è giusto che sia, il suo modo di indossarlo. A questo è dato l’onore di salire su una lunga scala per raggiungere per primo la luna, e fissarvi in un piccolo cratere l’ancora. La magia tra l’altro è tale che non si capisce esattamente se l’ancora sia per la barca o per la luna, muovendosi un poco anch’essa.
Il bambino è meravigliato dallo scoprire che la luna sia piena di stelle dorate, e d’altronde lo siamo anche noi spettatori, divertiti dal trovarvi tante stelle come foglie in autunno. Per i due veri adulti però è solo un lavoro, che infatti consiste nello spazzare quelle stelle, anche qui chi in un modo, chi in un altro, continuando a litigare su quale sia il migliore. Perla di poesia è il far corrispondere al padre baffuto lo spazzolone che ricalca appunto i suoi baffi, e al nonno barbuto una grossa scopa che rifà il verso alla sua barba.
A un certo punto giunge una stella enorme dal cielo, che si conficca con la punta sulla luna. I due grandi non sanno come spostarla, le provano tutte, ma è il piccolo che ha l’intuizione: vi sale sopra, e con un piccolo martello la frantuma in mille altre piccole stelle. Il rallenty sottolinea la magia. Il bambino è divertito, e finalmente i due genitori sollevano le folte sopracciglia in uno stupore ritrovato.
Già solo queste vicende basterebbero per lasciarci divertiti ed entusiasti da questa storia davvero originale, quando come se non bastasse avviene la scoperta finale: a luna spazzata, di questa si vede solo uno spicchio. Erano le stelle dorate a riempirla di luce la notte, ed è il lavoro di questi tre solitari a regalarci le fasi lunari.

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